L’appuntamento del 6 novembre u.s. ha trasformato una “felice intuizione” di ANDI Padova nell’inizio di una road map virtuosa che accomuna il mondo dei trapianti a quello dell’odontoiatria e che consente ai dentisti di diventare un efficace strumento di veicolazione della cultura della donazione.
ANDI, attraverso i suoi iscritti, porta avanti da sempre il tema della prevenzione, non soltanto circoscrivendolo a quella dentale, ma ampliandolo a tutti quegli indicatori che la bocca rende visibili ad una corretta indagine e che possono rimandare a patologie di diversa natura.
A questo si aggiunge la capillarità che gli studi dentistici rappresentano sul territorio e della possibilità di entrare in contatto con una porzione molto ampia della popolazione, spesso con frequenza e ripetitività.
Motivi che, come ribadito dai diversi attori che hanno animato il Convegno all’Auditorium della Fondazione OIC, mette in sinergia ANDI, con la sua Fondazione ANDI Onlus, LILT, ed Heart of Life. Questa nuova realtà unisce un gruppo di competenze eterogenee che approcciano trasversalmente il tema della donazione e dei trapianti.
Una esperienza che, lungi dall’essere uno spot, si orienta verso la realizzazione di un documento, la “Carta di Padova”, volto a rappresentare un esempio da seguire ed imitare su tutto il territorio nazionale.